IL TORRIONE DEGLI SPAGNOLI

Massiccio edificio quadrangolare quattrocentesco nella porzione meridionale del complesso dei Pio, il Torrione degli Spagnoli o di Galasso costituisce una straordinaria testimonianza architettonica e artistica delle residenze dei signori di Carpi prima dell’intervento unificatore di Alberto Pio. Passato infatti nelle mani dei duchi d’Este nell’anno 1500 (da qui discende l’attuale proprietà demaniale del Torrione), il manufatto non venne interessato dalle opere rinascimentali dell’ultimo signore di Carpi e conserva ancora oggi importanti cicli decorativi del XV secolo.

 

I DANNI AL TORRIONE

Il Torrione prima delle scosse sismiche del maggio scorso presentava già una situazione di criticità dovuta all’interruzione in corso d’opera dei lavori di restauro avviati nel 2000 dal Provveditorato Opere Pubbliche.

A seguito della situazione preesistente, l’edificio è stato reso immediatamente inagibile dopo la scossa del 20 maggio scorso, avendo subito il crollo di pinnacoli e camini in copertura e ampie lesioni alle strutture portanti dei piani, tanto che per la sicurezza dei fruitori della piazza si è intervenuto subito per rimuovere le parti all’esterno del tetto pericolanti, in procinto di cadere. A seguito delle successive scosse, oltre a ulteriori crolli della merlatura (oggi ridotta a un unico camino), sono stati rilevati danni ingenti ed estesi sulle pareti interne al 1° piano, volte incluse, danneggiamenti e distacchi di intonaci decorati in alcuni ambienti e un aggravamento delle fessure sui prospetti esterni.

PRIME OPERE AL TORRIONE

Sono iniziate le prime opere di messa in sicurezza del Torrione degli Spagnoli che prevedono nelle zone più lesionate del sottotetto la tamponatura di alcune aperture con mattoni per ridurre la differenza di rigidità indotta dalle numerose aperture presenti su tutto il perimetro, rispetto ai piani sottostanti.