INTERVENTI A PALAZZO DEI PIO

Sono partiti nei giorni scorsi una serie di interventi finalizzati a ripristinare l’agibilità della porzione di Palazzo utilizzata a fini museali (Museo della Città e annessi laboratori didattici).

L’obiettivo dell’intervento è quello di garantire un’adeguata omogeneità di intervento, evitando che interventi frammentari si affastellino in un assemblaggio di strutture e tecniche di rinforzo applicate alle diverse parti, senza una comprensione di fondo e una regia comune. Al progetto, redatto dall’ingegnere Giorgio Serafini, è stata integrata una progettazione sulle coperture realizzata direttamente dal Comune di Carpi, settore Restauro e Patrimonio.

In relazione a queste considerazioni, l’intervento è stato impostato essenzialmente su una serie di riparazioni o interventi locali che interessino elementi isolati, e che comunque comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti, asseverando i criteri metodologici previsti dalla normativa sui beni monumentali.

Gli interventi al Teatro

Nella prima fase dei lavori sono stati realizzati interventi di preparazione alle opere strutturali che seguiranno. Oltre al montaggio di ponteggi esterni di facciata ed interni sul palcoscenico, si è proceduto alla rimozione del manto di copertura in coppi dalle falde del tetto inferiore, agli scrostamenti di intonaco in corrispondenza delle crepe e delle lesioni, sia internamente che esternamente e nei corridoi dei palchi in preparazione della posa di tessuto in fibra di carbonio.

È stato quindi rimosso l’arellato di soffittatura del loggione già in parte crollato con il sisma del 29 maggio 2012 e si è realizzato un nuovo tavolato in legno sovrastante con la sostituzione dei travetti inadeguati. È stato poi effettuato lo svuotamento della volta posta sopra l’arco del boccascena in preparazione del consolidamento dell’estradosso e sono state formate le tracce nei pavimenti per la posa in opera di catene in acciaio.

 

Teatro di Carpi, lavori a pieno regime

Qualche settimana fa sono stati avviati gli interventi di ripristino e miglioramento strutturale-sismico del Teatro comunale di Carpi.

La progettazione degli interventi ha tenuto conto della particolare tipologia che caratterizza la costruzione. I teatri infatti, come le chiese, presentano elementi e problematiche comuni alla maggior parte delle costruzioni caratterizzate da grandi volumi privi, per la maggior parte della propria estensione in altezza, di orizzontamenti di piano; altra peculiarità è costituita da orizzontamenti di servizio e coperture di grandi luci, spesso costituiti da materiale ligneo variamente impiegato, spesso per formare grandi elementi anche composti. Agli orizzontamenti più alti sono spesso appesi le volte ed i relativi apparati decorativi (lato platea) e le attrezzature di servizio (lato palcoscenico).

Tale particolare conformazione evidenzia, in analogia con altre tipologie costruttive, una difficoltà intrinseca nell’esplicare una risposta sismica globale. Nel caso specifico, anche grazie agli interventi precedentemente attuati (messi in atto nei primi anni 2000, a seguito dei danni subiti in occasione del sisma del 1996), non si sono attivati in modo significativo meccanismi “fuoripiano” e, con qualche eccezione gli elementi strutturali hanno “risposto correttamente”, sviluppando anche una buona duttilità (e conseguente danneggiamento). Un discorso a parte occorre fare per la copertura, in particolare per gli elementi secondari, caratterizzata da ammaloramenti diffusi che la rendono particolarmente vulnerabile, non solo alle azioni sismiche ma anche a quelle gravitazionali (neve).

Gli interventi proposti dunque intendono certamente riparare i danni prodotti dal sisma (oltre ai pochi pregressi) ma anche migliorare il comportamento sismico con interventi di miglioramento che conservano la concezione strutturale della fabbrica storica, limitandosi a rinforzi locali e ad incatenamenti volti a sfruttare, in modo limitato e controllato, le maggiori risorse di alcuni elementi rispetto ad altri. Inoltre l’occasione di un sostanziale rifacimento del manto e delle strutture secondarie di copertura (reso indispensabile dalle carenze e dalle fatiscenze che hanno prodotto i crolli non può non essere colta per consolidare anche rispetto ai carichi gravitazionali, in primo luogo la neve ma anche i carichi di esercizio indotti dal normale funzionamento del teatro, alcuni elementi e/o collegamenti strutturali sottodimensionati, deformati o ammalorati.

TEATRO COMUNALE, CONCLUSI I PRIMI INTERVENTI

In seguito al sisma del 20 maggio una porzione della copertura del Teatro comunale è crollata a causa del cedimento di una trave lignea del sottotetto, determinando lo spostamento dei coppi di copertura e di conseguenza diffuse infiltrazioni di acqua piovana all’interno dell’edificio.

Per salvaguardare la struttura architettonica del Teatro e le decorazioni di pregio dei livelli sottostanti, è stato concluso un intervento di costruzione di un piano di tavolato ligneo a livello del sottotetto. A questo piano è stata saldata una guaina bituminosa che servirà a formare un catino di raccolta e scolo dell’acqua che potrebbe infiltrarsi dal tetto. Questo piano sarà utile  anche  nelle successive fasi d’intervento per la sistemazione definitiva del tetto.

TEATRO COMUNALE

PALAZZO DEI PIO 2, IL CONSOLIDAMENTO

Proseguono gli interventi di messa in sicurezza delle volte dei Musei di Palazzo dei Pio per permettere la riapertura dei percorsi di accesso al primo piano. Per preservare la struttura da eventuali ulteriori danneggiamenti e rischi di crollo si sta realizzando un consolidamento delle arcate delle volte in laterizio con un sistema di tessuto di fibre di carbonio. A queste vengono aggiunte fibre di vetro in senso trasversale e resine epossidiche nell’intradosso delle volte e degli archi in modo da resistere in modo ottimale agli sforzi e alle tensioni di trazione.

PALAZZO DEI PIO, INIZIATI I PRIMI INTERVENTI DI RIPRISTINO

Il Palazzo dei Pio ha subito gravi danni sismici nella sua storia, tra cui recentemente quelli dei terremoti del 1987 e del 1996, dopo il quale sono stati effettuati importanti lavori di ripristino, col miglioramento sismico delle aree aperte al pubblico. Questi interventi hanno consentito all’intero Palazzo, pur nella grande complessità morfologica e tipologica, di resistere alle forti tensioni dei due movimenti tellurici del 20 e del 29 maggio, senza avere crolli importanti.

Le conseguenze più rilevanti riscontrate dopo il terremoto del 20 e 29 maggio nell’area di maggior prestigio storico artistico del piano nobile dei Musei sono costituite da lesioni sulla volta a copertura delle due rampe dello Scalone d’Onore, con piccoli distacchi degli intonaci, sulle pareti interne delle Logge del 1° piano, in particolare nelle murature a contatto con le paraste, su alcune volte e alcuni archi di sostegno della loggia est e nord, con distacco di intonaco.

CONCLUSI I PRIMI INTERVENTI AL TORRIONE

È stata conclusa una prima fase di lavori di messa in sicurezza dell’ultimo livello del Torrione degli Spagnoli. Concluso il tamponamento di parte delle aperture dell’area di sottotetto, si è proceduto a fare un impalcato ligneo nell’angolo nord est, dove mancava il solaio. Ha completato l’intervento di messa in sicurezza l’inserimento di ulteriori tre catene sul fronte nord est, per collegare e contrastare eventuali ulteriori movimenti dei muri esterni, gravemente lesionati dal sisma.

RIAPRE PALAZZO DEI PIO

Riapre il Palazzo dei Pio, chiuso dallo scorso 29 maggio. Da lunedì 27 agosto riprendono regolarmente le attività del Castello dei Ragazzi (biblioteca Falco Magico e Ludoteca), mentre da domenica 2 settembre saranno gradualmente aperte al pubblico le aree di visita dei percorsi dei Musei.