ABSIDI E TIBURIO DI SAN NICOLO’

Continuano gli interventi di messa in sicurezza della chiesa di San Nicolò, dopo le opere già effettuate sui due piccoli campanili.

Le opere interessano l’area delle absidi e del tiburio, dove sono state rinforzate e puntellate le aperture e sono stati collocati pali di abete a sostegno della struttura architettonica ottagonale, poi fasciata a diversi livelli con fibre di poliestere.

I lavori proseguono con ulteriori interventi.

Le absidi di San Nicolò from Carpidiem on Vimeo.

OPERE DI MESSA IN SICUREZZA

I lavori hanno affrontato una discreta difficoltà esecutiva perché si è potuto intervenire solo dall’esterno, tramite un’autogru con sbraccio di 60 metri, organizzando il cantiere nella strada di San Rocco adiacente il fabbricato. Per gli interventi di messa in sicurezza, si è provveduto alla realizzazione di un’armatura provvisoria in legno a sostegno dei pilastri, alla centinatura degli archi e alla cerchiatura con cavi di acciaio della torre.

IL CAMPANILE DEL CONVENTO DI SAN ROCCO

E’ stato effettuato l’intervento di messa in sicurezza del campanile dell’ex convento di San Rocco.

Il convento è incentrato sul cortile di struttura settecentesca. La parte a rischio di crollo appare solo il campanile per la sua esile forma e perché è posto in copertura della falda più rigida verso la chiesa di San Rocco.

I DANNI ALLA TORRE DELL’OROLOGIO

I danni alla torre dell’Orologio sono dovuti a una diversa rigidità fra i quattro pilastrini che sorreggono il cupolino con la cella campanaria e il muro sottostante che ha determinato movimenti differenti. Pilastri, archi e copertura della torre dell’Orologio hanno subito gravi lesioni, traslazioni di porzioni di muratura e piccoli crolli. Sono state riscontrate lesioni sulle murature portanti, danneggiamento dei sostegni agli archi e smottamento di alcune tegole.

OPERE DI MESSA IN SICUREZZA

Gli interventi di messa in sicurezza delle parti più gravemente danneggiate sono necessari per preservare la torre da ulteriori rischi di crollo e danneggiamenti. I lavori prevedono una centinatura degli archi eseguita con tavole e puntelli di legno ritti, traversi e diagonali assemblati con viti e una cerchiatura con cavi d’acciaio della cella campanaria e della sottocella.

 

LA TORRE DELL’OROLOGIO from Carpidiem on Vimeo.

SAN NICOLO’, UN EDIFICIO COMPLESSO

La chiesa attuale trae origine da una parte quattrocentesca a pianta centrale (zona absidi) integrata a inizio ’500 con le navate attribuite a Baldassarre Peruzzi. I due corpi di fabbrica e il nucleo centrale del tiburio hanno altezze, rigidità e deformabilità diverse che corrispondono a modi differenti di movimento dei muri, che si concentrano nelle zone di connessione tra le parti.

Con il sisma del 20 maggio 2012 il tempio ha subìto danni ingenti, ulteriormente aggravati dai ripetuti movimenti tellurici del giorno 29, che hanno creato una situazione di pericolo di crollo del tiburio e dei campanili nella parte absidale.

I DANNI ALLA CHIESA DI SAN NICOLO’

I danni subiti dalla chiesa riguardano pilastri, archi e copertura dei campanili, con piccoli crolli; lesioni sul tiburio con piccoli crolli di materiale a livello delle finestre e nella zona absidale; lesione sulla facciata principale e sulla facciata che fronteggia il tiburio, con crollo parziale di muratura.

All’interno, danneggiamento degli intonaci decorati e lesioni su alcune volte e alcuni archi con distacco di intonaco affrescato.

INTERVENTO DI EMERGENZA A SAN NICOLO’

Sono stati eseguiti urgentemente alcuni interventi di opere provvisionali di emergenza sismica per la prima messa in sicurezza del tiburio, dei campanili e delle absidi.

Nella prima fase è stata effettuata sui campanili la ricostruzione provvisoria dell’appoggio e la cerchiatura con travetti in legno e fibra di poliestere; la medesima modalità di cerchiatura è stata avviata anche sul tiburio.