archivio storico comunale


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Piazzale Re Astolfo, 1
c/o Palazzo Pio
41012 Carpi (Modena)
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Ufficio tecnico comunale

Il fondo è costituito dalla documentazione progettuale, statistica e contabile prodotta dall’Ufficio Tecnico del Comune di Carpi dal 1801 al 1960, suddivisa nelle serie originarie:
  • Protocolli
  • Atti dell'Ufficio tecnico suddivisi per materia
  • Atti dell'Ufficio tecnico suddivisi per anno
  • Lavori pubblici. Progetti
  • Fatture
All'interno del fondo, sono presenti anche tre subfondi, denominati rispettivamente Commissione d'Ornato, Atti del geometra Severino Diacci e Atti dell'ingegnere Antonio Fanti.

La formazione di una Commissione d'Ornato nella città di Carpi avvenne dopo l'emanazione del decreto napoleonico del 9 gennaio 1807, denominato "Decreto portante il Regolamento sull'Ornato della città", che istituì nel Regno d'Italia due Commissioni, una a Milano e una aVenezia, e le Deputazioni negli altri comuni. Tali istituti erano composti anche da membri esterni alle Municipalità, ovvero architetti o cittadini esperti che prestavano gratuitamente la loro opera. Dopo la restaurazione austro-estense il controllo sull'edilizia, quindi sull'Ornato, risultava concentrato nel corpo pubblico, ovvero nelle figure dei tecnici interni all'Amministrazione. Dal 1833 si cominciò a formare una serie separata di atti relativi all'Ornato custoditi presso l'ufficio dell'ingegnere comunale; solo in alcuni casi si ricorreva al parere della commissione.  Nel 1848, a seguito di una riforma di Francesco V sulle competenze comunali, venne creata una commissione per affari di Ornato, Sicurezza Pubblica, Sanità e Incendi, che diventava l'interlocutrice diretta, tramite la figura dell'ingegnere comunale, di quei privati che volevano modificare l'esterno delle abitazioni, come pure i selciati dei portici e dei marciapiedi.  Dopo solo tre anni le pratiche relative al settore ritornarono di competenza della Comunità. Nel 1854 venne nominata una nuova commissione che iniziò i suoi lavori nel 1856; ad essa si rivolgevano i privati per richiedere l'autorizzazione per intraprendere lavori ai fabbricati di città, presentando i disegni qualora fossero previste modifiche al prospetto esterno. La legge sull'amministrazione dei comuni emanata nel 1859 dal Regno di Sardegna interruppe nuovamente l'attività della Commissione. Nell'ultimo quarantennio del secolo XIX, il Comune di Carpi continuò a nominare una Commissione d'Ornato, il cui regolamento progressivamente andò separandosi da quello di polizia urbana e vettovaglie; nel 1875 fu emanato il Regolamento d'Ornato della Commissione Edilizia, nel cui testo si parla ancora di una Commissione d'Ornato, composta dal Sindaco e da quattro membri, di cui due architetti eletti dal Consiglio e in carica gratuitamente per tre anni.
Ultimo aggiornamento: 05/09/2023