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Opera pia Asilo infantile ''Elvira Segré''
Nel 1920, l'Asilo Infantile viene fondato per volontà di un gruppo di operai che si avvalgono del sostegno finanziario del Comune di Carpi, allo scopo di ospitare i figli degli operai e dei lavoratori carpigiani. Il riconoscimento da parte delle autorità scolastiche avviene nel 1922 e nel 1929, a seguito di accettazione di un lascito testamentario di Emilio Segrè e del parere favorevole del Consiglio di Stato, l'istituto viene eretto in Ente Morale. Nel 1933, l'Asilo cambia di sede (era precedentemente ospitato presso alcuni locali di proprietà della Società Casa del Popolo): fornisce assistenza ai bambini per otto mesi all'anno ed è chiuso nei mesi invernali, sia per la mancanza della possibilità di riscaldamento sia perché i piccoli necessitavano di assistenza in particolare durante l'estate, quando i genitori erano impegnati nei lavori agricoli.
Costituiscono fonti di rendita dell'asilo le offerte degli abitanti di Migliarina e Budrione, i contributi comunali, gli interessi del lascito Segrè e le rette versate da alcune famiglie dei bambini; talvolta vengono concessi, su richiesta dell'amministrazione dell'Asilo, contributi straordinari dal Comune o dallo Stato. E' costante inoltre la generosità delle famiglie Segrè-Finzi-Ronca per donazione di generi alimentari, arredi e materiali didattici, somme in denaro.
Al fine di evitare il rischio di confisca dei beni a seguito dell'approvazione delle leggi razziali, le sorelle di Emilio Segrè nel 1939 donano la nuda proprietà di alcuni beni dell'asilo, riservandosene l'usufrutto vitalizio. La sede dell'asilo subisce poi notevoli danni durante l'occupazione tedesca dei locali, requisiti da una sezione delle Officine Marelli per conto delle forze armate tedesche, e poi nel corso dell'occupazione da parte di reparti militari tedeschi.
La documentazione conservata non contiene notizie riguardanti vicende dell'Asilo posteriori al 1979.
Costituiscono fonti di rendita dell'asilo le offerte degli abitanti di Migliarina e Budrione, i contributi comunali, gli interessi del lascito Segrè e le rette versate da alcune famiglie dei bambini; talvolta vengono concessi, su richiesta dell'amministrazione dell'Asilo, contributi straordinari dal Comune o dallo Stato. E' costante inoltre la generosità delle famiglie Segrè-Finzi-Ronca per donazione di generi alimentari, arredi e materiali didattici, somme in denaro.
Al fine di evitare il rischio di confisca dei beni a seguito dell'approvazione delle leggi razziali, le sorelle di Emilio Segrè nel 1939 donano la nuda proprietà di alcuni beni dell'asilo, riservandosene l'usufrutto vitalizio. La sede dell'asilo subisce poi notevoli danni durante l'occupazione tedesca dei locali, requisiti da una sezione delle Officine Marelli per conto delle forze armate tedesche, e poi nel corso dell'occupazione da parte di reparti militari tedeschi.
La documentazione conservata non contiene notizie riguardanti vicende dell'Asilo posteriori al 1979.
Ultimo aggiornamento: 21/08/2023