POSATE E UNIFORME

Nel 1860 un giovane di nome Lorenzo Bianchi partì con Garibaldi per la “spedizione di Mille”. Era un ragazzo perseverante e che sapeva combattere, per questo si fece subito notare tra gli altri volontari. Dopo la battaglia di Calatafimi fu promosso a luogotenente di Garibaldi per la sua intraprendenza e capacità di prendere decisioni difficili in poco tempo. Fu grazie a questi pregi che conquistò molte medaglie nel corso della liberazione dell’Italia Meridionale… Peccato che fosse anche falso e avido di potere! Comunque, prima di entrare a Napoli i garibaldini decisero che fosse meglio lasciare tutte le posate e i piatti che possedevano a Pompei, perché occupavano troppo spazio e, tanto, se avessero vinto contro i Borboni e fossero entrati vincitori a Napoli, di persone che offrivano loro cibo e posate ce ne sarebbero state abbastanza; mentre,in caso contrario, avrebbero arretrato fino a Pompei per recuperare ciò che avevano lasciato. Lasciarono là tutto tranne, naturalmente, posate e piatto di Garibaldi. Mentre erano in marcia vicino alla costa, a quest’ultimo venne fame e volle assolutamente che gli venisse preparato qualcosa. Giuseppe Garibaldi stava per iniziare a mangiare a fianco di Bianchi, quando venne chiamato per una questione urgente. Bianchi aveva escogitato il piano molte sere prima: avrebbe avvelenato Garibaldi prima di entrare a Napoli e, se avessero vinto,si sarebbe preso il merito di tutte le vittorie e guidare quelli che d’ora in poi sarebbero stati i “Bianchini” e non i “Garibaldini”. Mise il veleno nel piatto e aspettò che tornasse. Non si rese nemmeno conto del giovane De Marchi che, passando dietro a un albero, si accorse di ciò che stava facendo e si fermò. Quest’ultimo pensò a cosa fare per salvare Garibaldi e si rese conto che la cosa da fare era solo una e la mise subito in pratica: arrivando di fianco a Bianchi, rovesciò il piatto e il suo contenuto, poi lanciò piatto e posate in mare così che Garibaldi non avrebbe più saputo come mangiare. Bianchi fu smascherato e condannato, mentre De Marchi fu promosso a luogotenente di Garibaldi.

CATERINA RIGHI

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