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DI MANO IN MANO. La mostra
DI MANO IN MANO
dal filo alla maglia
mostra per il Festivalfilosofia 2025 sulla Paideia
a cura Manuela Rossi
Sala dei Mori dei Musei
19 settembre 2025 - 1 marzo 2026
Orari
durante il Festivalfilosofia
venerdì 19 e sabato 20 settembre, ore 10-23
domenica 21 settembre, ore 10-20
dal 23 settembre 2025
da martedì a giovedì su prenotazione, ore 10-13
venerdì, sabato. domenica e festivi, ore 10-18
chiuso lunedì, Natale e Capodanno
Il laboratorio, o bottega rinascimentale, è luogo centrale dell'apprendimento: spazio di collaborazione tra maestri e apprendisti, dove il saper fare si tramanda da generazione a generazione. E' luogo di relazioni professionali e famigliari, in cui l'artigianato diventa arte.
Carpi adotta questo modello produttivo fin dal Quattrocento, con botteghe famigliari di ceramica graffita e poi di scagliola: tra Sette e ottocento qui è nata la produzione dei cappelli di truciolo, che si è evoluta dalle botteghe alle prime fabbriche, mantenendo però il lavoro a domicilio. Intrecciare paglia è diventato così attività diffusa per integrare il reddito agricolo. Dopo la guerra, il lavoro femminile a casa è nuovamente stato la base per lo sviluppo dell'industria della maglieria.
Questa mostra racconta il lungo percorso identitario e formativo dei laboratori domestici nel corso dei secoli, soffermandosi in particolare sulla capacità creativa del territorio, dal truciolo alla moda, e sul passaggio dalla materia prima al prodotto finito, testimonianza di un saper fare tramandato di generazione in generazione.
scarica la locandina
dal filo alla maglia
mostra per il Festivalfilosofia 2025 sulla Paideia
a cura Manuela Rossi
Sala dei Mori dei Musei
19 settembre 2025 - 1 marzo 2026
Orari
durante il Festivalfilosofia
venerdì 19 e sabato 20 settembre, ore 10-23
domenica 21 settembre, ore 10-20
dal 23 settembre 2025
da martedì a giovedì su prenotazione, ore 10-13
venerdì, sabato. domenica e festivi, ore 10-18
chiuso lunedì, Natale e Capodanno
Il laboratorio, o bottega rinascimentale, è luogo centrale dell'apprendimento: spazio di collaborazione tra maestri e apprendisti, dove il saper fare si tramanda da generazione a generazione. E' luogo di relazioni professionali e famigliari, in cui l'artigianato diventa arte.
Carpi adotta questo modello produttivo fin dal Quattrocento, con botteghe famigliari di ceramica graffita e poi di scagliola: tra Sette e ottocento qui è nata la produzione dei cappelli di truciolo, che si è evoluta dalle botteghe alle prime fabbriche, mantenendo però il lavoro a domicilio. Intrecciare paglia è diventato così attività diffusa per integrare il reddito agricolo. Dopo la guerra, il lavoro femminile a casa è nuovamente stato la base per lo sviluppo dell'industria della maglieria.
Questa mostra racconta il lungo percorso identitario e formativo dei laboratori domestici nel corso dei secoli, soffermandosi in particolare sulla capacità creativa del territorio, dal truciolo alla moda, e sul passaggio dalla materia prima al prodotto finito, testimonianza di un saper fare tramandato di generazione in generazione.
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Ultimo aggiornamento: 30/09/2025